Nomofobia è un termine coniato dai ricercatori britannici nel 2008 e si riferisce a persone che sono ansiose quando non hanno accesso a un telefono cellulare.
Un recente studio su 1.000 persone ha mostrato che il numero di persone che hanno paura di rimanere senza telefono è aumentato di recente dal 53% al 66%.
I più dipendenti dalla tecnologia mobile erano i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni. Rimasto senza telefono cellulare, il 77% ha riscontrato un inconveniente in pochi minuti. Le persone anziane, di età compresa tra 25 e 34 anni, leggermente dietro di loro - il 68% ha provato tali sentimenti.
La paura di rimanere senza telefono si manifesta in diversi modi. Le persone con nomofobia non spengono mai il telefono. Sono preoccupati che la batteria non si esaurisca. Controllano costantemente nuove e-mail, messaggi di testo e chiamate. E vanno persino in bagno con un telefono.
Ad alcuni potrebbe sembrare che gli scienziati stiano facendo "molto rumore dal nulla", ma non è così. Quando una persona si sente sconcertata senza un telefono cellulare, limita i contatti interpersonali che impediscono il suo accesso a questa tecnologia. Ciò può significare meno attività all'aria aperta, meno comunicazione, meno relazioni intime e meno fiducia nelle loro conoscenze e capacità.
Se per il normale benessere abbiamo bisogno di qualcosa, che si tratti di un telefono o di tre bicchieri di vino, questa è già una malattia.
Naturalmente, la nomofobia non è dannosa per i polmoni o il fegato, come droghe o alcol, ma può essere molto tossica per l'autodeterminazione e le relazioni interpersonali e può rendere le persone più vulnerabili ad altre dipendenze.
