Buone notizie dagli scienziati: la chemioterapia ha un'alternativa

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Il 50% delle donne potrebbe non aver bisogno della chemioterapia per curare il cancro al seno, grazie a trattamenti appositamente selezionati, affermano gli esperti del cancro.

La dottoressa Julie Gralow, specialista in carcinoma mammario presso il Cancer Research Center di Seattle, ha ricordato che 10 anni fa gli oncologi raccomandavano la chemioterapia a tutte le donne con tumore precoce.

Tuttavia, in questi giorni, i test genomici consentono ai medici di determinare la suscettibilità ai farmaci o la resistenza al trattamento, quindi oggi metà delle donne rifiuta la chemioterapia tradizionale a favore di una terapia farmacologica mirata meno tossica.

"Rispetto alla chemioterapia, che è il trattamento più tossico, l'alternativa efficace che abbiamo offerto sotto forma di terapia ormonale è, ovviamente, un ottimo sostituto per i pazienti", afferma Gralow.

Gli oncologi delle radiazioni del Center for Research on Cancer Research stanno lavorando contemporaneamente a nuovi metodi che ridurrebbero significativamente il livello di radiazioni ricevute per alcuni pazienti con carcinoma mammario.

La dott.ssa Janice Kim, specialista in radioterapia per il carcinoma mammario, prevede di condurre un nuovo protocollo di trattamento per le prime fasi del carcinoma mammario. Il trattamento standard per la ricaduta è la mastectomia (rimozione della ghiandola mammaria) senza l'uso della radioterapia, poiché troppe radiazioni spesso portano a danni irreversibili al normale tessuto mammario.

Invece, secondo il nuovo approccio, alle donne verrà offerta una lumpectomia (rimozione ripetuta del tumore al seno) seguita da "irradiazione parziale accelerata del seno", cioè esposizione al letto tumorale con alte dosi di radiazioni due volte al giorno per soli cinque giorni.

Se questa tecnica è efficace, le donne avranno meno probabilità di sottoporsi a interventi chirurgici e radioterapia.

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